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Tre Voci di Avatar Raffaele Ciccarone (Sic Stantibus) Francesco Paolo Intini (Gneo Gaius Fabius) Giorgio Linguaglossa (Germanico), Fate attenzione ai linguaggi, quando un linguaggio tramonta, un altro sopravviene e prende il posto di quello deperito. Il linguaggio belluino della Meloni fa da contraltare e coabita con il linguaggio bambinesco della poesia di Vivian Lamarque…

Eur Roma Nuvola di Fuksas Domenica 10 dicembre 2023Raffaele Ciccarone
Cara Scintilla

(Il cantico delle farfalle ottura le canne dell’organo)

Sarebbe la verticale che allunga la scia delle farfalle
amplificando l’eco della frescura nella mentuccia
non c’è l’abbaglio del treno a suscitare tremore
visto l’apericena consumata in galleria

un equilibrio disarticolato il sibilo di sottesi fischi
allarga la visuale dell’amarena ora che il criceto
tra l’ossigeno e l’ossido di carbonio stenta
veleggia tra le montagne russe motu proprio
Vista la risposta dell’AI all’angolo acuto

l’accento sprizza scintille e non è detta la piena
comprensione della ChatGPT una volta
che il distributore dispensi la tazzina se manca il caffè
fu Cassandra a elargire le tessere magnetiche

per accedere alla mostra della tela di Penelope
prima che Ulisse arrivasse a Itaca per la mostra
con tutti i Proci per assistere all’inaugurazione
nelle waiting list sfioriscono i ciclamini

Annibale rifiuta di portare a Roma i fiori quando
Il telescopio segnala solo orme di dinosauri
e la luna fa il bagno al largo delle isole Tremiti

(Sic Stantibus)

Francesco Paolo Intini

Caro Germanico

Di quale guerra si sia liberato non so dirti ma questo puledro che gira per l’astronave e vi entra ed esce, non vuole saperne di biada e acqua.
Non fa che intrufolarsi tra vecchi registri di bordo e libri di storia per digerirli prima di mangiarli.
Se gli metti sotto gli occhi il debito di una generazione su un’altra, sorride come un primo ministro al G20 infischiandosene e nitrendo
Il giovane Biden sembra partorito da una tempesta di antimateria.
Un pidocchio però lo tormenta nella criniera.
Antienergia o la coscienza di assomigliare ai fanciulli sotto tiro?
Forse solo il vecchio corteo confederale rimasto impigliato alla scala mobile che ritorna a Piazza del Popolo con le bandiere basse e meste dell’asino bastonato dal destino.
Certo è che se ne sentono gli slogan nel nitrito fanciullesco e sbarazzino.
Persino quando corre contro il sole illudendosi di raggiungerlo e giocare con un raggio o quando la pioggia di detriti gli trafigge gli occhi e scalpita, ha qualche sprazzo dell’antica forza con tanto di barba che gli cresce fluente e minacciosa sui secoli a venire.
Ah il Gibaud di metalmeccanici. Che meraviglia di fanciulli percorse le strade, compose poesie con rima baciata..carogne..fogne!
Sulle due sfere di cristallo si intravedono lampi di Carosello e ciglia robuste.
Come se il Dna lo avesse dotato di un repertorio di sketch pronti e inossidabili.
Smorfia e faccia storta di Totò all’occorrenza.
Baffetti e bombetta che si stampano all’improvviso sui denti appena lavati e uno scommettere su questo e quello del benessere alla carte che lo sveglia dal sonno e… il buco nella tasca non c’è più!
A stento devo ricordargli che è solo un cavallino e non può recitare in un stacchetto pubblicitario e fumare sigari cubani in tuba e pelliccia, senza destare sospetti e invidie e nemmeno in Miseria e Nobiltà, ma che se si tratta di un piatto di spaghetti si può rimediare alla meglio appena si arriva a Plutone.
Anche su un iceberg c’è sempre una fila di proletari e orsi neri che aspettano il loro secolo per staccarsi le catene dai piedi e pattinare sul ghiaccio, fare uno stage in una miniera di Litio o di Nickel e ricaricarsi lo stomaco a un distributore di corrente.
E’ il nostro?
Ma i giovani come si sa non sanno nulla di speranze di lungo corso e tutto vorrebbero mettere nel tritacarne dei loro recettori freschi e puliti.
Lui adesso è immobile, nella pancia finge di avere Odisseo e pochi audaci.
Sembra che partecipi al gioco di una bimba di un anno che lo cavalca dondolandosi di tanto in tanto.
Chissà se metterà a ferro e fuoco la sua stanza di cubi e bambole di Mulan e Cassandra o semplicemente uscirà all’improvviso a pattinare con Alina sgomitando nella Bellezza con un triplo flip, in senso inverso, questa volta e senza un missile che gli caschi tra i capelli.

(Gneo Gaius Fabius)

Giorgio Linguaglossa

Caro Gneo Gaius Fabius

Si narra che Kateřina Zoufalová, la moglie del poeta Antonio Sagredo, alzi il calice della discordia ogni qual volta il console Ripellino abbraccia il suo schiavo, il filosofo Callicle… quel sofista, per rabbonire il suo padrone, ha predetto lunga vita alla Repubblica a condizione che le farfalle – dice – volino più in alto delle meduse, il che è un falso truismo, come possono le farfalle, che vivono nell’aria, volare nel mare che è fatto di materia equorea? Aristotele cosa ne direbbe?

Si narra altresì che nell’ologramma n. 5ABWX 145.78 si vive la battaglia di Farsalo del 49 a.C, ma qui Pompeo sconfigge Cesare, ritorna a Roma e diventa dittatore con il favore del senato, ingaggia un esercito con il quale sconfigge l’invasione delle formiche a cavallo capitanate dal sarmata Ozerov
Si dicono tante cose, caro Gneo Fabius, la più esilarante è che in un altro ologramma il poeta Catullo le abbia suonate per bene all’elegiaco Mimnermo sull’ermo colle dinanzi alla finestra dalla quale era affacciato il sommo poeta di Recanati…

Ma tutte queste cose tu, lo so, le sai, ho così visitato un altro ologramma nel quale Cesare sta servendo come coppiere in un banchetto insieme ad altri prostituti disteso su un triclinio su un letto d’oro, con una veste dorata e rabescata… pensa che persino i suoi soldati l’hanno sbeffeggiato durante il trionfo gallico gridando: «Cesare ha sottomesso le Gallie, Nicomede ha sottomesso Cesare!». Che fo che non fo, ti spunta il vicepremier del consiglio, quel furfante, l’ostrogòtt Salvini, che alza un cartello con su scritto: «dò due Mattarella per mezzo Putoler!»

Nel metaverso si sta meglio, non hai a che fare con le mosche nocchiere o con i vandali di Vercingetorige… in un altro ologramma il commissario Montalbano arresta il poeta Valerio Magrelli, gli mette le manette ai polsi per aver emesso un sonoro peto nella piazza pubblica che fiancheggia il Ministero della Giustizia dell’Urbe, atto davvero sconsiderato e insolente

Tu dici che un pidocchio tormenta la criniera del giovane Biden? – non saprei dire, opino si tratti di una cimice o di una piattola gigante; infatti, in un ennesimo ologramma la piattola è diventata una mongolfiera riempita con l’anidride carbonica e il metano emessi dalle terga degli elefanti portati nell’Urbe da quel saccente di Scipione l’africano di ritorno dalla guerra del Donbass

Pensa tu che, alzo il naso e chi ti vedo?, vedo il poeta Lucio Tosi che solca il cielo con una astronave con su scritto “Mi sorrido gratis. E altre anomalie”, che altro non è che il titolo del suo libro d’esordio nell’agone poetico italico dato alle stampe nel novembre del 2023 per sabotare quegli ingenuotti della poetry kitchen capitanati dal poeta Vincenzo Petronelli

Fu allora che raccolsi da terra un pugno di mosche e le lanciai verso il cielo in segno di “Buon augurio”, dal titolo di una poesia del poeta italo-germanico Steven Grieco-Rathgeb, il quale, è notorio, sotto sotto parteggia per la poesia elegiaca e i suoi accoliti
(Germanico)

Noticine miserabili in margine ai grandi eventi

Il coordinatore del gruppo di psicologi e giuristi è Alessandro Amadori nel 2020 ha autopubblicato La guerra dei sessi, un libro in cui nega la violenza maschile e sostiene tesi cospirazioniste sul tentativo delle donne di dominare i maschi. Il suo punto di vista somiglia molto a quello reazionario e retrivo del generale Vannacci.

  1. Come è possibile che Alessandro Amadori sia stato scelto come consulente del governo?

2. Come è possibile che un ufficiale che sostiene tesi illiberali, contrastanti con i valori della Costituzione sia diventato generale dell’esercito italiano?

Fate attenzione ai linguaggi

Fate attenzione ai linguaggi, quando un linguaggio tramonta, un altro sopravviene e prende il posto di quello deperito. Il linguaggio belluino della Meloni fa da contraltare e coabita con il linguaggio bambinesco della poesia di Vivian Lamarque e con il linguaggio pacificatorio della “narratrice” che ha vinto l’ultimo Strega. E questi sono davvero un pessimo segnale dello stato di salute della società civile. Continua a leggere

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