Gli specchi ridono di noi. I pipistrelli
ci disprezzano.
(Mario Lunetta)
Poetry kitchen
di Francesco Paolo Intini
PAROLA AL MICROSCOPIO
Pensate che un cardellino sano di mente
spezzerebbe il suo canto?
Se non sapesse di sillogismi farebbe versi di giaguaro.
Un microscopio dall’occhio critico, capitano di viaggi estremi
Disse che esisteva un tal dei tali simile alla cornacchia
e dunque fu chiaro a tutti che al vecchio mondo
Se ne doveva aggiungere un altro.
La logica si aggrappa alle parole: bisogna ordinarle su internet
Arriveranno di sicuro. Pacco con sette sigilli e la pantera nera.
Se inverti l’ordine il corriere fa marcia indietro
e tutto scorre lo stesso. Dal consumatore all’Amazzonia.
Crepi per una volta anche il buon senso
Se sapesse calcolare farebbe a meno dei versi.
In fondo a un elettrone vive il poeta. Gira o non gira?
È qui o altrove?
E dunque il pizzino del miele è scritto dal fiore. Una merda
che la regina legge come uno sgarro degli stami.
Sketch poetry
di Giorgio Linguaglossa
Prima di papparsi la marmellata del poeta Mario Lunetta di via Accademia Platonica 37
il pipistrello aprì la porta d’ingresso
C’era il poeta Gino Rago
con una torta ai mirtilli, lamponi e shrapnel al fosforo bianco
Dopo finito di ingurgitare anche il gorgonzola di entrambi i poeti
il pipistrello si guardò allo specchio:
Vide il pappagallo Gazprom che si lavava i denti con il dentifricio Pepsodent plus antiplacca
e diceva:
«This is the best product in the world!»
*
I Variazione
di Giorgio Linguaglossa
È accaduto che il pipistrello Pastrengo ha aperto la porta d’ingresso della abitazione del critico Linguaglossa,
si è introdotto nella cucina e si è pappato tutta la marmellata
che il poeta Mario Lunetta di via Accademia Platonica 37 aveva portato dall’aldilà in una valigetta frigorifero.
C’era pure il poeta Gino Rago
con la torta di mirtilli, lamponi e shrapnel al fosforo bianco.
Così, è accaduto che il Signor Pastrengo ha ingurgitato di nascosto il gorgonzola al peperoncino dei due poeti citati e si è scolato anche una bottiglia di Bourbon.
A quel punto è apparso il pappagallo Gazprom che ne diceva di cotte e di crude sul poeta Montale mentre si lavava i denti col dentifricio Pepsodent plus antiplacca
il quale così ha perorato:
“ça va, ça va, e se non va, ça va. bien…”
(Giorgio Linguaglossa)
II Variazione
di Raffaele Ciccarone
Il pipistrello apre la porta d’ingresso e si pappa la marmellata
del poeta Mario Lunetta di via Accademia Platonica 37
C’era pure il poeta Gino Rago
con la torta di mirtilli, lamponi e shrapnel al fosforo bianco
Ingurgitato anche il gorgonzola dei due poeti
il pipistrello si guarda nello specchio
appare il pappagallo Gazprom che dice mentre si lava i denti
col dentifricio Pepsodent plus antiplacca:
III Variazione
di Raffaele Ciccarone
Il pipistrello entra dalla porta d’ingresso, in via Accademia Platonica 37
del poeta Mario Lunetta, si pappa la marmellata
mangia anche la torta di mirtilli, lamponi e shrapnel al fosforo bianco
del poeta Gino Rago, poi ingoia persino il gorgonzola dolce
si guarda allo specchio, vede il pappagallo Gazprom
che si lava i denti con Pepsodent plus antiplacca, e beato si addormenta
Sketch poetry
di Marie Laure Colasson
Monsieur Devos dit à Zazie dans le Métro
“Mon pied droit est jaloux de mon pied gauche
quand l’un avance l’autre veut le dépasser
Et moi come un imbécile
je marche”
*
Il Signor Devos dice a Zazie dans le Métro
“Il mio piede destro è geloso del mio piede sinistro
quanto l’uno avanza l‘altro vuole sorpassarlo
Ed io come un imbecille
io marcio”
*
Like a Thief in Broad Daylight
(Comme un voleur en plein jour)
le poème ressemble à un cormoran déguisé en perroquet,
comme un chômeur habillé en grand Seigneur,
comme une crevette mise dans une poêle qui frit
et sautille
*
Like a Thief in Broad Daylight
(Come un ladro in pieno giorno)
la poesia si presenta come un cormorano abbigliato da pappagallo,
come un disoccupato vestito da Grand Seigneur,
come un gambero messo in padella che frigge
e saltella
*
Un dinosaure radioactif de la Mongolie
s’allonge sur une chaise longue Louis Philippe
Une nébuleuse entièrement cabossée
transperce un regard divergent à un croisement
*
Un dinosauro radioattivo della Mongolia
s’allunga su una sedia sdraio Luigi Filippo
Una nebulosa interamente ammaccata
trafigge uno sguardo divergente ad un incrocio
Il nuovo «paradigma ortolinguistico».1
Un discorso in poesia è tale quando, mediante un a capo tipografico (découpage), la continuità del testo viene frammentata in serie di unità versali che afferiscono al discorso articolato (discorso narrativo o poetico) mediante il quale il lettore corrisponde con le intenzioni dell’autore. La metrica, ossia l’insieme dei criteri di versificazione, non corrisponde a un vero e proprio «paradigma ortolinguistico», perché le sue regole per Bachtin mutano col tempo e non possono considerarsi oggettive sul piano diacronico. Assumono invece rilevanza paradigmatica le caratteristiche prosodiche e semantiche del singolo verso, i cui fattori di metricità indicano sempre il grado di cerimonialità del discorso (poetico o narrativo). Il discorso poetico corrisponde per tradizione culturale con la tradizione poetica, ma esistono altre tipologie di enunciati, come gli enunciati della pubblicità, non riconducibili agli enunciati del genere poesia in quanto obbediscono ad un paradigma ortolinguistico del tutto diverso. Il discorso poetico corrisponde ad un paradigma ortolinguistico in quanto corrisponde ad una certa connotazione assicurata da una data tradizione letteraria. Continua a leggere