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Con tag Andrè Breton, Carlo Livia, Cesare Pavese, Emily Dickinson, eugenio montale, Giuseppe Ungaretti, Guillaume Apollinaire, Philippe Soupault, Pierre Reverdì, Poesia del Novecento, poesie e immagini a cura di Carlo Livia, René Char, Salvatore Quasimodo
Il Mangiaparole n°2
in cover Anna Ventura
la tecnica pone fine alla metafisica dell’occidente assegnandole un compito diverso in concomitanza con la dissoluzione della struttura denotativa che ha caratterizzato le lingue umane
in cover Maria Rosaria Madonna
Jacopo Ricciardi
Guido Galdini
sobre poesía y otras alimañas - sulla poesia e altri parassiti - sobre a poesia e outros parasitas
La poesia non ha rimandi . La consapevolezza d'essere poeta è la stessa spontanea parola che Erode. Stermino io stesso il verso.
L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
La presenza di Èrato vuole essere la palestra della poesia e della critica della poesia operata sul campo, un libero e democratico agone delle idee, il luogo del confronto dei gusti e delle posizioni senza alcuna preclusione verso nessuna petizione di poetica e di poesia.
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