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di giorgio linguaglossa | 8 dicembre 2020 · 8:20

Anna Achmatova, Video di Alessandro Barbero sulla poetessa russa, e alcune poesie

achmatova seduta

ritratto di Anna Achmatova

Anna Achmatova Profilo

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Anna Achmatova

Anna Achmatova 1

Anna Achmatova 2

Anna Achmatova 3

anna achmatova, ritratto di Kuzma-Petrov-Vodkin

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Archiviato in poesia russa del Novecento

Con tag alessandro barbero, anna achmatova, Paolo Ruffilli, poesia russa

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  • L’Ombra delle Parole

    L’uomo abita l’ombra delle parole, la giostra dell’ombra delle parole. Un “animale metafisico” lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l’ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l’uomo legge l’universo. «Quegli sguardi dall'abisso... noi guardiamo dentro quelle pupille enormi, nere, lucenti come sfere d'ossidiana, e vediamo l'abisso. Ma loro verso cosa guardano? Verso di noi guardano. E vedono in noi l'abisso»
  • Il Mangiaparole – Come abbonarsi alla rivista, Quota ordinaria € 25, Quota sostenitore € 50 + copia di un Libro in omaggio a scelta della collana Il Dado e la Clessidra

  • Trimestrale di Poesia Critica e Contemporaneistica Il Mangiaparole n. 1

  • Il Mangiaparole n°2

  • in cover Anna Ventura

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    • Antonin Artaud (1896-1948), Poesie scelte, traduzione e commento di Marie Laure Colasson, La crudeltà della parola 19 gennaio 2021
    • Inediti da Horcruz di Mario M. Gabriele, Francesco Paolo Intini, Soluzione blu Picasso, Poetry kitchen, Il soggetto mancante, di Slavoj Žižek, L’Angoscia dei nostri giorni di Giorgio Linguaglossa, Piero Tevini, collage e acrilico, 2012 16 gennaio 2021
    • Guido Galdini, Piccola astrinomia per timidi e mansueti, 2018, pseudo limerick, poetry rebus, Poetry kitchen, Due strutture gemelle di Marie Laure Colasson, acrilico su tavola, 2021, Ermeneutica di Giorgio Linguaglossa, La scrittura poetica imbonitoria che va di moda oggi 13 gennaio 2021
    • Prova di una Ermeneutica archeologica, Lettura della poesia di Anna Ventura del 1990 da Le case di terra, La poesia verso un mondo privo di metafisica, di Giorgio Linguaglossa, La poetry kitchen 11 gennaio 2021
    • Ranko Risojević, da Rumore, taccuini della bosnia Erzegovina, Sull’Angoscia, Appunto di Giorgio Linguaglossa, Marie Laure Colasson, Due Pannelli bidimensionali del 1975 9 gennaio 2021
    • Un testo “Pandemico” di Letizia Leone, l’Ekfrasis come modalità di lettura degli oggetti, ermeneutica di Giorgio Linguaglossa, l’io si auto produce per identificazioni e proiezioni frammentate e dissimmetriche 7 gennaio 2021
    • Franco Cordelli, A proposito della Antologia Il pubblico della poesia del 1975 a cura di Alfonso Berardinelli e Franco Cordelli – Poesie di Mario M. Gabriele da  Astuccio da cherubino (1978),  a cura di Giorgio Linguaglossa 6 gennaio 2021
    •  Il mattino dell’acmeismo  – Nel 1919 viene pubblicato il terzo manifesto dell’acmeismo scritto da Osip Mandel’štam (1891-1938). Prima traduzione integrale in italiano a cura di Donata De Bartolomeo e Kamila Gayazova 4 gennaio 2021
    • Intervista di Donatella Giancaspero a Giorgio Linguaglossa sulla sua monografia critica:  La poesia di Alfredo de Palchi. Quando la biografia diventa mito (Edizioni Progetto Cultura, Roma, pp. 144 € 12) con una selezione di poesie da Sessioni con l’analista (1967) 28 dicembre 2020
    • La stella di Natale, Poesia di Boris Pasternak, traduzione di Antonio Sagredo 25 dicembre 2020
    • Elio Pecora, Quasi un diario, Empiria, 2020, pp. 90 € 15, Commento di Giorgio Linguaglossa, con stralci del libro 22 dicembre 2020
    • Gino Rago, Vicissitudini della gallina Nanin e Don Chisciotte, poetry kitchen, La critica che si fa oggi alle opere d’arte è accompagnamento musicale sulla via dell’immondezzaio, Commenti di Marie Laure Colasson, Lucio Mayoor Tosi, Giorgio Linguaglossa 19 dicembre 2020
    • La cultura è spazzatura e l’arte ne dipende come la nettezza urbana dall’immondizia, di Giorgio Linguaglossa, Poesie di Tiziana Antonilli, Marie Laure Colasson, Nell’ambito della comunicazione globale, arte e nettezza urbana vanno a braccetto, Il Bello e l’immondizia 16 dicembre 2020
    • Inedito di Mario M. Gabriele, Poetry kitchen o poesia buffet, L’Arte nei processi di brandizzazione, marketing, in-selling, out-selling, cross-selling, up-selling tra intrattenimento e fidelizzazione dei Brand, tra influencer, editor, professionisti del packaging e delle filiere produttive. Commenti di Gino Rago e Giorgio Linguaglossa, Composizioni di Lucio Mayoor Tosi 14 dicembre 2020
    • Giorgio Linguaglossa, Stanza n. 17, L’occhio di porcellana azzurra, Stanza n. 17/a, Fumo soltanto le Astor con filtro, Commento di Gino Rago sulla morte dell’autore e la fine del modernismo europeo, Una poesia di Anna Achmatova 12 dicembre 2020
    • Che cosa significa «poesia buffet»? Una poesia di Carlo Livia, La poetry kitchen nasce nel rivolgimento di un Nuovo Paradigma, La procedura della poesia di Francesco Paolo Intini, la macchina-per-scucire, Pitture di Marie Laure Colasson, acrilico, 2020 10 dicembre 2020
    • Anna Achmatova, Video di Alessandro Barbero sulla poetessa russa, e alcune poesie 8 dicembre 2020
    • Tre poesie kitchen di Francesco Paolo Intini, Immagine di Lucio Mayoor Tosi, Covid garden, Inverno, 2020, Nella poetry kitchen ci sono mille piccole percezioni inconsce, una sorta di pointillisme diffuso, Commento di Giorgio Linguaglossa, Parallasse, di Slavoj Žižek 6 dicembre 2020
    • Inedito di Mario M. Gabriele, Poetry kitchen, Svuota poesia? o Svuota cantina?, Ciò che resta lo fondano i poeti, La de-colonizzazione della poiesis dall’apparato metafisico, di Giorgio Linguaglossa 3 dicembre 2020
    • Compostaggi, di Mauro Pierno (Progetto Cultura, pp. 102, € 12, 2020), Immagine della cover di Marie Laure Colasson, Ciò che resta sono i materiali combusti, le scorie radioattive, il compostaggio, materiali inerti, non riciclabili, il biossido di carbonio, gli scarti della combustione, gli scarti della produzione, le parole sporcificate, Commenti di Gino Rago, Giorgio Linguaglossa 1 dicembre 2020
    • Poesie semi automatiche di Giuseppe Talìa, inediti da Eccomi. Ovunque, Dal Modernismo alla nuova ontologia estetica, Commenti di Giorgio Linguaglossa, Lucio Mayoor Tosi 29 novembre 2020
    • Dialogo della moda e della morte, di Giacomo Leopardi, La moda, l’Impero dell’effimero, da Lipovetsky a Walter Benjamin, Il pluralismo stilistico della Moda prefigura il pluralismo stilistico delle merci artistiche 27 novembre 2020
    • Stanza n 5, Dialogo tra il Signor K e Cogito, Poesia di Giorgio Linguaglossa, Il significato è la metastasi della significazione, Storicamente il dialogo sorge quando si profila all’orizzonte l’incomprensione, l’equivoco, il conflitto 24 novembre 2020
    • La lalangue di Lacan e la sua funzione nella poetry kitchen, Poesie di Francesco Paolo Intini, Commenti di Marie Laure Colasson, Francesco Paolo Intini, Giorgio Linguaglossa, La poesia di superficie, Il nastro di Möbius,Pittura di Giorgio Ortona 22 novembre 2020
    • Philosophy Kitchen, Poetry kitchen, Topologia del Reale, Una superficie piatta, unidimensionale, priva di discontinuità, Riflessioni di Fabio Vergine, Giorgio Linguaglossa, Due poesie kitchen di Marie Laure Colasson, Video di Diego De Nadai 19 novembre 2020
    • Vicissitudini della gallina Nanin e della giacca di Magritte, Poesie di Gino Rago e Giuseppe Gallo, la metalepsi nella poetry kitchen, Ermeneutica di Giorgio Linguaglossa, C’è tutto un postmoderno con le sue armi e i suoi bagagli con l’irrisione e il divertissement per una catarsi a buon mercato 15 novembre 2020
    • La poesia dell’«io penso dunque sono», Con la poetry kitchen non siamo più entro il campo della verità, abbiamo alle spalle la poesia rassicurante del novecento, Poesie di Alfonso Cataldi e Mauro Pierno, Commento di Giorgio Linguaglossa 12 novembre 2020
    • Maria Rosaria Madonna, Due poesie da Stige (1992, 2018) e Una poesia inedita di Anonimo romano (1985), Il locutore ha cessato di essere il fondatore e il fonatore, Marie Laure Colasson, Struttura dissipativa Diagonalia, 2020 9 novembre 2020
    • La poetry kitchen è un genere di poiesis che può sorgere e proliferare soltanto in concomitanza con una emergenza, Inedito di Mario M. Gabriele, Il Barista e la signorina Mary, Poesia dialogica, Archeologia del rumore, Dialogo Lucio Mayoor Tosi e Giorgio Linguaglossa 6 novembre 2020
    • Gli azzeccagarbugli parlano il linguaggio del Principe di Salina, Poesie di Ewa Tagher, Giuseppe Gallo, Stralci di Slavoj Žižek, Dialogo tra Giorgio Linguaglossa e Giuseppe Gallo sul moderno e la fine della storia 4 novembre 2020
    • Poesie di Lucio Mayoor Tosi e Francesco Paolo Intini, Commenti di Tiziana Antonilli, Giorgio Linguaglossa, L’epoca cibernetica è priva di «sacro», o meglio, il «sacro» è oggi lo scarto, i rifiuti, le discariche, Lo «scarto» è la deiezione, la reiezione della tecnologia che utilizziamo, Il «sacro» appare nella nostra poiesis come scheggia, resto, residuo, scarto 2 novembre 2020
    • Anonimo romano, Poesie erotiche ed oscene (1985-1989), I Vespasiani dell’Urbe, Presentazione di Giorgio Linguaglossa con un Poscritto di Marie Laure Colasson e Vincenzo Petronelli 30 ottobre 2020
    • Marina Cvetaeva, Strofe da La principessa guerriera, testo russo a fronte, a cura di Marilena Rea, Sandro Teti editore, 2020, pp. 286, € 22, ISBN: 9788899918989 28 ottobre 2020
    • L’azione letale del significante, Poesia di Lucio Mayoor Tosi, versione del 2013 e versione del 2020 in distici, Dialogo tra Lucio Mayoor Tosi e Giorgio Linguaglossa, Sembra che la poesia riconduca al campo materno 25 ottobre 2020
    • La pandemia del Covid19, L’ubicazione poetica della verità è un luogo inabitabile, la poetry kitchen di Francesco Paolo Intini secondo Giorgio Linguaglossa, Quattro poesie di Nunzia Binetti 23 ottobre 2020
    • Pseudo-limerick di Guido Galdini, Giuseppe Gallo, Giorgio Linguaglossa e poesia di Alfonso Cataldi, A proposito della poetry kitchen o poesia buffet, Il Teatro delle Maschere e il collasso dell’Ordine Simbolico 20 ottobre 2020
    • Gino Rago, Vicissitudini della gallina Nanin, Poetry Kitchen, Antefatti ideologico-estetici, dalla Nuova Ontologia estetica alla poetry kitchen, Marie Laure Colasson, Struttura dissipativa 17 ottobre 2020
    • L’ideologia è diventata non-ideologia, Tre poesie inedite di Marie Laure Colasson, da Les choses de la vie, Riflessioni di Slavoj Žižek e Giorgio Linguaglossa, L’immagine permette di vedere al di là dell’immagine 15 ottobre 2020
    • Prufrock ed Eliot due gendarmi della Rivoluzione francese o del 68, Poetry buffet, poetry kitchen, poesia pop corn, Il mondo preistorico della poesia di Mario M. Gabriele, con Il Punto sulla i di Giorgio Linguaglossa, Marie Laure Colasson, Pannello bidimensionale del 1982 13 ottobre 2020
    • Louise Glück, Premio Nobel per la poesia 2020, Poesie varie, Dialogo e valutazioni, La inadeguatezza della giuria svedese del Premio Nobel 10 ottobre 2020
    • La poetry kitchen è un ossimoro, in greco, oxymoron vuol dire acuta follia, Poesia di Francesco Paolo Intini, Alina ovvero trottole pattinano sul fuoco, Ermeneutica di Giorgio Linguaglossa, Scultura aerea di Marie Laure Colasson 8 ottobre 2020
    • Poetry kitchen, l’irrappresentabile, Un mondo totale, totalmente aperto, totalmente bucato; sfugge alla legge del terzo escluso e al principio di non contraddizione, così come al principio di ragion sufficiente, Due poesie di Marie Laure Colasson da Les choses de la vie, Ermeneutica di Giorgio Linguaglossa 5 ottobre 2020
    • Poetry kitchen, la nuova cottura degli spaghetti, La Ratio dell’economia politica dei significanti e dei significati, Poesie di Francesco Paolo Intini, Simone Carunchio 3 ottobre 2020
    • La nuova metodologia del poetico, Fantasmi, avatar, sosia, diplopia, salti spaziali e temporali, La Poetry kitchen, La Gallina della cover della Poetry kitchen di lucio Mayoor Tosi, Poesia di Gino Rago e Guido Galdini, Backstage n. 23, limerick, Presentazione di Giorgio Linguaglossa 1 ottobre 2020
    • Tre poesie da Remainders di Mario M. Gabriele, Il poeta come ladro di becchime del Moderno, Poetry kitchen, Un Appunto di Lucio Mayoor Tosi, Giorgio Linguaglossa 29 settembre 2020
    • Cover della Antologia della Poetry Kitchen, Il collasso dell’ordine simbolico, il Punto X, Tutto dipende dai condimenti e dagli ingredienti che abbiamo in cucina, di Giorgio Linguaglossa, Poesie di Ewa Tagher, Marie Laure Colasson 27 settembre 2020
    • L’implosione dell’ordine Simbolico e l’Immaginario, La poetry kitchen, La poesia buffet, Poesie di Alfonso Cataldi, Francesco Paolo Intini, Mauro Pierno, Giorgio Linguaglossa 24 settembre 2020
    • Petr Král (1941-2020) Quattro poesie inedite, traduzione di Antonio Parente, Sulla poetry kitchen 22 settembre 2020
    • Le antologie di poesia italiana dal 2000 ai giorni nostri – Parola plurale, Dopo la lirica, La poesia italiana dal 1960 a oggi (2005), Come è finita la guerra di Troia non ricordo (2017), Cambio di paradigma o tutto come prima? 20 settembre 2020
    • Nietzsche, Sul concetto di «catastrofe», poetry kitchen, Slavoj Žižek, Giorgio Linguaglossa, poesia di Francesco Paolo Intini, Marina Petrillo Quadri e illustrazione di Marie Laure Colasson e Lucio Mayoor Tosi 18 settembre 2020
  • Classifica Articoli e Pagine

    • Antonin Artaud (1896-1948), Poesie scelte, traduzione e commento di Marie Laure Colasson, La crudeltà della parola
    • SETTE POESIE EROTICHE di Chiara Moimas da L'acerbo pruno (2014)
    • Ventotto epigrammi di MARCO VALERIO MARZIALE (38 o 41- 104 d.C.)  scelti e tradotti da Mario Fresa
    • UN SONETTO di Luis de Gòngora (1582), tradotto da Luigi Fiorentino (1969), Giuseppe Ungaretti (1947), Raffaello Utzeri (2013) in una nuova edizione (EdiLet, 2015). Con una nota introduttiva di Raffaello Utzeri e alcune traduzioni del celebre Sonetto 228
    • POESIE EROTICHE EDITE E INEDITE di Alfredo De Palchi, Antonella Zagaroli, Antonio Sagredo, Giuseppina Di Leo
    • NOVE POESIE di Anna Andreevna Achmatova da "Il silenzio dell’amore. Poesie" nuova traduzione di Manuela Giabardo e Presentazione di Paolo Ruffilli
    • Riepiloghiamo qui i punti essenziali del pensiero di Zygmunt Bauman (1925-2017), ricordando quanto i concetti del sociologo polacco abbiano influenzato anche il pensiero in ambito estetico. L'estetica del consumo, L’analisi dell’Olocausto, Post-panopticismo, Modernità liquida, Società in movimento, Libertà e necessità di movimento, Libertà di movimento e Stati nazionali, Il non-luogo,  Il tempo e il senso, Gli spazi vuoti, Identità, Comunità guardaroba
    • Fernando Pessoa (1888-1935), Poesie scelte di Álvaro de Campos,  Tre estratti dalle Odi di Ricardo Reis
    • DODICI POESIE EROTICHE di Giorgio Baffo (1694-1768) scelte da Giorgio Linguaglossa Commento di Gian Franco Torcellan
    • Pierluigi Cappello (1967-2017) Poesie scelte con un Commento impolitico di Giorgio Linguaglossa
  • La Nuova Ontologia Estetica, Poetry kitchen

  • La storia letteraria è un libro di ricette. Gli editori sono i cuochi. I filosofi quelli che scrivono il menu. Gli scrittori e i preti sono i camerieri. I critici letterari sono i buttafuori. Il canto che sentite sono i poeti che lavano i piatti in cucina.

  • Tutta la cultura dopo Auschwitz, compresa la critica urgente ad essa, è spazzatura

  • Al posto del problema gnoseologico kantiano, come sia possibile la metafisica, compare quella di filosofia della storia, se sia possibile comunque un’esperienza metafisica

  • Ogni felicità è frammento di tutta la felicità che si nega agli uomini e che essi si negano

  • Gli uomini vivono sotto il totem di un sortilegio: che la vita abbia un senso o che non ne abbia alcuno

  • Pura immediatezza e feticismo sono ugualmente non veri

  • Così anche la disperazione è l’ultima ideologia, utilissima per l’autoconservazione

  • Un angelo zoppo ci venne incontro e disse, senza guardarci: “malediciamo il nome di Dio.”

  • Nessuno capace di amare e così ciascuno crede di essere amato troppo poco

  • Le epoche della felicità sono i suoi fogli vuoti (Hegel)

  • Sortilegio e ideologia sono la stessa cosa (T.W. Adorno) Si può dire… che l’uomo è l’essere che progetta di essere Dio. Dio, valore e termine ultimo della trascendenza, rappresenta il limite permanente in base al quale l’uomo si fa annunciare ciò che è. Essere uomo significa tendere ad essere Dio, o, se si preferisce, l’uomo è fondamentalmente desiderio di essere Dio (J.P. Sartre)

  • Alfredo de Palchi monografia – Adesso diciamo una cosa tremendamente reale, che siamo entrati tutti in un Grande Gelo, in una nuova epoca, nell’epoca della piccola glaciazione dove le parole le trovi sì, ma raffreddate se non ibernate

  • Donatella Costantina Giancaspero

  • Carlo Livia. L’angoscia… perpetua il sortilegio come il freddo tra gli uomini (T.W. Adorno)

  • La poesia è scrittura della nostra preistoria

  • Il soggetto non è mai del tutto soggetto, l’oggetto oggetto

  • Le cose si irrigidiscono in frammenti di ciò che è stato soggiogato

  • Il piacere sensoriale, a volte punito da un misto di ascetismo e di autoritarismo, è divenuto storicamente nemico immediato dell’arte: l’eufonia del suono, l’armonia dei colori, la soavità sono divenute pacchianeria e marchio dell’industria culturale (Adorno)

  • L’io penetra l’oggetto pensandolo e immaginandolo

  • Helle Busacca distoglie lo sguardo dal viola norimberga

  • Edith Dzieduszycka. Avevano corso,/ di giorno e di notte,/ poi di nuovo di giorno,/ e ancora di notte./ Avevano corso/ come bestie assetate,/ in cerca del ruscello al quale abbeverarsi

  • Letizia Leone: Il diavolo indossa un camice bianco/ E stacca pezzi di carne dalla carne/ Del mondo/ Con aghi, occhi a punta, lame, rasoi // Non affonda la mano/ ma ferro disinfettato./ Non si sporca

  • Su di un cerchio ogni punto d’inizio può anche essere un punto di fine (Eraclito) – Roma, 1997, Giorgio Linguaglossa e Antonella Zagaroli

  • Cara Signora Schubert, mi capita di vedere nello specchio Greta Garbo. È sempre più simile A Socrate. Forse la causa è una cicatrice sul vetro (Ewa Lipska)

  • La casa pare ormeggiata nel cassetto di una vecchia scrivania./ “Mi chiedevo dove avessi lasciato le scarpe”./ La donna guarda attraverso le fessure della tapparella./ Ha sentito sbattere la portiera (Lucio Mayoor Tosi)

  • Anna Ventura conserva le parole tra le righe della sua scrittura come si mette un cibo in frigorifero

  • Domando al piombo perché ti sei lasciato fondere in pallottola? Ti sei forse scordato degli alchimisti? (Ch. Simic)

  • La precarietà del pensiero non identificante che indugia sulle cose. La tranquilla consapevolezza che ciò che possono dare le parole poetiche forse non è granché ma è pur sempre qualcosa di importante

  • Il mio amico [di Roma]*, quello che si occupa del Signor Nulla, litiga di nascosto con lo specchio (Gino Rago)

  • Le parole sono i raggi ultravioletti dell’anima

  • Maria Rosaria Madonna, cover 1992

  • Iosif Brodskij Le immagini rappresentano il contro movimento delle parole. C’è un rapporto debitorio tra le immagini e le parole, o un rapporto creditorio, uno squilibrio della contabilità, della partita doppia

  • Giorgio Linguaglossa Critica della Ragione Sufficiente

  • Trattare tutte le cose come un terzo pensiero che ci osserva

  • Edith Dzieduszycka

  • Alfredo de Palchi, a 12 anni/ meschino nella tuta lurida di grassi/ per motori a nafta/ consegno 5 lire/ (la settimana—domenica compresa)/ nella busta troppo larga al nonno anarchico/ mangiato dal cancro

  • Mauro Pierno, Compostaggi – Così anche la disperazione è l’ultima ideologia, condizionata storicamente e socialmente. Il contenuto di verità dell’assente è indifferente (T.W. Adorno)

  • La poesia di Giuseppe Talia proviene da una grande deflagrazione

  • Perdita dell’Origine (Ursprung) e spaesatezza (Heimatlosigkeit) si danno la mano amichevolmente. Se manca l’Origine, c’è la spaesatezza. E siamo tutti deiettati nel mondo senza più una patria (Heimat). Ed ecco l’Estraneo che si avvicina. E all’approssimarsi dell’Estraneo (Unheimlich) le nottole del tramonto singhiozzano

    in cover Maria Rosaria Madonna

  • La poesia di Mario Gabriele è un film, una successione di fotogrammi in un orologio senza lancette. «Una vita che avesse senso non si porrebbe il problema del senso: esso sfugge alla questione» (T.W. Adorno)

  • Un gendarme della RDT, lungo la Friedrichstraße,/ separava la pula dal grano,/ chiese a Franz se mai avesse letto Il crepuscolo degli dei./ Fermo sul binario n. 1 stava il rapido 777./ Pochi libri sul sedile. Il viso di Marilyn sul Time. (Mario Gabriele)

  • Gezim Hajdari, Il poietès è il più grande positivo perché porta le cose all’essere dal nulla

  • Ci sono dei pensieri che hanno una carica elettrica, uno di questi è il pensiero dell’essere, «concetto omnibus» diceva Ortega y Gasset

  • Perché le parole sono sagge, loro lo sanno di essere melliflue e superflue

  • Un Enigma ci parla, ma noi non comprendiamo quella lingua. L’Enigma non può essere sciolto, può solo essere vissuto

  • Quante parole dobbiamo usare per avvertire il silenzio tra le parole?

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L'Ombra delle Parole Rivista Letteraria Internazionale · L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.
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L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.

Mario M. Gabriele

L'uomo abita l'ombra delle parole, la giostra dell'ombra delle parole. Un "animale metafisico" lo ha definito Albert Caraco: un ente che dà luce al mondo attraverso le parole. Tra la parola e la luce cade l'ombra che le permette di splendere. Il Logos, infatti, è la struttura fondamentale, la lente di ingrandimento con la quale l'uomo legge l'universo.

LA PRESENZA DI ÈRATO

La presenza di Èrato vuole essere la palestra della poesia e della critica della poesia operata sul campo, un libero e democratico agone delle idee, il luogo del confronto dei gusti e delle posizioni senza alcuna preclusione verso nessuna petizione di poetica e di poesia.

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