Lelio Scanavini è nato a Milano nel 1939, dove tuttora risiede. Dal 1961 al 1991 ha insegnato nelle scuole elementari. Dal 1968 cura le pubblicazioni letterarie dell’Editrice I Dispari. Nel 1980 ha fondato, con altri poeti milanesi, una cooperativa editrice che ha diretto per sei anni. È condirettore della rivista letteraria «Il Segnale». Ha pubblicato: Per Lucio Fontana, in collaborazione col poeta Enzo Bontempi, nel 1968; Sequenze Rosso Uno, in collaborazione col pittore Adriano Foschi, nel 1968; Quattro «M!» per voce sola nel 1969; Litosfera nel 1978; Pane giallo pane nero, in collaborazione con Alfredo Tamisari, nel 1995; HACKER: poesie di Formigoni, Colombo, Dulbecco, Eco; in 4 voll., nel 2000. È autore di una collana di classici italiani tradotti in italiano di oggi per i ragazzi (Dante, Boccaccio, Bandello, Leonardo, Basile) pubblicati tra il 1994 e il 1997 e di La vita e le sue origini (per la scuola primaria, 2011).
Sotto ogni grano di tempo
riscoprire lucide tessere
esatti tracciati
protonotizie di poesia
sepolte nel sole falso
della stanca foresta
Un umile lavoro
da servo del mondo
In ogni deserto fermarmi
chinarmi
e raccogliere fra le scorie
tutta la luce nascosta
Da Quattro «M!» per voce sola, Milano 1969
Bambino
Il bambino blu
alla ricerca di briciole
nella tasca dei jeans
non sa ancora chi lo ucciderà
eppure tutto è già pronto:
lo spago e il bavaglio
la droga e la cella…
ma tutto sarà lieve
dolce come un tramonto
Da Litosfera, Milano 1978
Speranza
Sono ancora miliardi
i corpuscoli minerali
in moto perenne
sulla litosfera
L’ultima forse
delle creazioni
misteriosa fermenta
Da Litosfera, Milano 1978
In morte del poeta Enzo Bontempi
Nascono forse i poeti
per degenerazione spontanea.
Muoiono senz’altro rumore
che di pagina voltata.
1978, inedita
Dopo i funerali di Bologna
Sull’Autostrada del Sole
ho visto passare il dolore:
era in corsia di sorpasso
Autostrada BO-Mi, agosto 1980, inedita

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8 giugno 2014
In attesa degli Unni
Alle pendici d’ogni rilievo dell’essere
pernotta – lunatica medusa –
la resa al piacere dominante
la lusinga del vivere conforme
in questa gomorra audiocoprovisiva
Non essere quindi necesse
e farsi indifferente salnitro
nell’incerta geografia del tempo
tracciata su absidi tirreniche
1987, inedita
Una possibile traccia
al di là di ciò in cui si crede
di ciò per cui si è lottato
di ciò che ognuno oggi deride
al di là di ciò
vi è la grande crisi del Nord
e un poeta che si aggira in questa realtà
che di questa realtà si nutre e parla
non può che disegnare apparenze
narrare di esuli dispersi
rilevare le assenze inquietanti
descrivere la sete di radici
segnalare i precipizi nel silenzio
enumerare i frantumi del cielo
verbalizzare il comune smarrimento
lanciare disperati sghignazzi
schernire la paura quotidiana
disvelare le cupe euforie
…
e gli è comunque vietato
orchestrare bellurie e ordire armonie
avere certezze ordinate
e fornire estasi gratuite
1990, inedita
Frammenti della Notte
…
Fuggite le ultime quaglie,
chiusi i masi felici,
dormono gli antichi abeti
il loro estremo sonno
…
E nessuno che osi strappare i fogli neri della notte!
L’enigma di Dedalo resta, e la fatica del mare, le mutazioni ultime del gene…
Minuti frantumi di memoria
tramandano ancora una tremula
luce
Da Atlante, 1993, inedita
Studio mesopotamico
il mite nascosto dura
resiste nella ecatombe
come magnolia di fuoco
in Assiria vi vedo per sempre
voi talpe predando le dune
(Leggasi in orizzontale e in verticale)
2003, inedita
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