Sandra Evangelisti è nata nel 1964 a Forlì, città in cui vive e lavora. Dopo gli studi classici, si è laureata in Giurisprudenza. Ha pubblicato cinque raccolte di poesie: Lascio al mio uomo, 2008, L’ora di mezzo, dicembre 2008, Intanto tutto procede, 2010, Diario minimo,2011 e Cuore contrappunto, 2012. È collaboratrice del portale di arte e letteratura internazionale “Lankelot”. Ha una pagina a lei dedicata sul sito “Italian Poetry”.
Sandra Evangelisti
La schiava
Non tornerò alla corte di Cesare, non ora.
Sono la concubina che succhiava miele e ambrosia
distesa, che preparava le carni e i capelli fluenti
al suo tocco. La schiava.
Qui in Provincia è tutto più spoglio.
Non ci sono obelischi e folle in tumulto
non ci sono leoni macchiati di sangue
o gazzelle offerte alla resa,
ma panni di lino grezzo e mani impastate di terra,
e il sudore di carne e di calli.
Il proconsole mi ha reso libera in terra succube.
Sono serva e lavoro per vivere.
Non so se lui tornerà da Cesare.
Forse si metteranno d’accordo, lo so.
Qui governo la casa, pulisco e cucino,
al mercato compero pesce e verdura
faccio il pane nel forno ogni giorno.
Ma non posso tornare da Cesare: sarei preda.
Obbediente al folle gioco di un desiderio
perderei vita e rispetto.
Ho la pelle bruciata dal sole e i capelli intrecciati
e più ruvidi.
La mia anima vola nel sole.
E lo sguardo è alto nel cielo
sulle nubi e l’azzurro più fondo.
L’ha ribloggato su La distensione del versoe ha commentato:
Grazie a Giorgio Linguaglossa per lo spazio prezioso che mi ha dedicato.